La mostra è un viaggio emozionante nella vita e nelle opere del Genio attraverso la narrazione dinamica e la magia digitale. Un modo innovativo di EDUTAINMENT - educazione + intrattenimento - coinvolge e diverte il visitatore.
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In questa prima sala viene esposta una linea del tempo con le date degli eventi più importanti della vita di Leonardo Da Vinci. Qui vengono menzionate le sue opere più importanti e dove queste furono eseguite.
Nella Galleria vengono esposti i quadri del grande artista. Questi sono stampati su tessuto e vengono retro-illuminati, mettendo così in risalto i particolari di ogni opera.
Dalla sala con i quadri, si arriva all’ologramma di Leonardo, il quale parla ai visitatori della sua vita e delle sue opere. L’ologramma è particolarmente apprezzato dai più giovani, i quali rimangono come ipnotizzati dalla figura del grande maestro che si rivolge a direttamente a loro.
Attraverso i suoi disegni Leonardo da Vinci produce la sperimentazione di forme e soluzioni che sommano i dirsi ambiti in cui si cimenta nella sua vita artistica. Le copie qui riprodotte sono sensazionalmente identiche agli originali, non solo nei contenuti ma anche nel sapore, nella storia, nell’anima.
Nella sala dedicata al Cenacolo, forse il più importante affresco al mondo, l’opera viene proiettata a grandezza naturale, mostrando inoltre i disegni originali realizzati quale studio preliminare dell’affresco.
La sala interattiva comprende un libro con disegni dal Codice Atlantico che, se osservati attraverso l' Applicazione della Mostra sul proprio telefono, prendono vita in forma tridimensionale. In questa sala si trova anche l’esperienza virtuale - VR - attraverso la quale il visitatore entra direttamente nello studio di Leonardo, per poi volare sulla campagna Toscana con le ali disegnate dal maestro.
La mostra si chiude con la stanza dedicata alle fotografie dell’archivio fotografico più antico al mondo, quello dei Fratelli Alinari. Qui vengono esposte fotografie che descrivono due momenti importanti dell’opera di Leonardo. Il primo si riferisce al furto del secolo, ovvero il furto della Gioconda dal museo del Louvre da parte di Vincenzo Peruggia, lavoratore italiano presso il museo francese. Il secondo descrive, tramite immagini originali, la distruzione da parte dei bombardieri tedeschi del refettorio di Santa Maria delle Grazie di Milano dove Leonardo affrescò “L’ultima Cena”.
Una riproduzione unica, realizzata dall’Apocrifa da Vinci con tecniche uniche, affinate nel corso di numerosi anni. Una lavorazione manuale preziosa e minuziosa che non tralascia nessun dettaglio, tatto, colore, anticazione, riproducendo, su ogni singolo foglio, tutto dalle macchie del tempo alla magia originariamente riportata.
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